Concentrarsi sui propri interessi e preferenze. In assenza dell’Editore, che dovrebbe aiutare l’Autore nella scrittura dell’opera con consigli, consulenze, competenze interne etc. l’Autore che si autopubblica deve considerare che pubblicare significa mettere a disposizione del pubblico… dunque non pubblica per sé, ma per tutto il mondo.
Se l’Autore intende scrivere per se stesso può tranquillamente conservare il manoscritto nel proprio cassetto, ma se intende invece diffondere la propria opera dovrà tenere in opportuna considerazione il proprio pubblico di riferimento.
Ho conosciuto molti Autori che sono rimasti sorpresi quando hanno realizzato che il libro pubblicato viene acquistato non solo da parenti e amici ma anche da lettori di altre città, pure di altri Stati. In fondo se una storia vale la pena essere raccontata è perché ha una rilevanza pubblica.
Pubblico di riferimento
Già… attorno a ogni Autore si forma un pubblico di riferimento, probabilmente con interessi comuni. Quando l’Autore dovrà promuovere la propria opera potrà scegliere se programmare una promozione generica e indefinita oppure targhettizzata e specifica… per non dissipare le proprie risorse inutilmente chiaramente vorrà identificare un pubblico preciso, ma non sarà affatto facile se il contenuto stesso dell’opera non sarà stato concepito con il medesimo intento. Dunque è importantissimo già in fase di redazione del testo cercare di capire con esattezza a chi si intende rivolgere la propria opera.
Concentrarsi sui propri interessi e preferenze
- Concentrarsi sui propri interessi e preferenze
- Evitare l’editing del manoscritto (o farlo da sé)
- Poca cura della confezione editoriale
- Non saper utilizzare i socialnetworks
- Non saper organizzare promozione e distribuzione
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