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Lewis Carroll

Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò

Con i disegni originali di John Tenniel

Edizione cartacea
Edizione cartacea (con copertina cartonata)
Edizione digitale


Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò. Nell’anno 1914 Umberto Notari — fra gli editori italiani più illuminati, creativi e innovativi della prima metà del Novecento — pubblicò la traduzione italiana del libro di Lewis Carroll Through the Looking-Glass, and What Alice Found There.
È questo un libro bellissimo, del tutto diverso da Alice nel paese delle meraviglie, di cui è la continuazione. Carroll lascia il gioco delle carte e narra le nuove avventure oniriche della giovane Alice mediante l’espediente del gioco degli scacchi.

La presente pubblicazione include i disegni originali di sir John Tenniel, pubblicati nella prima edizione inglese.

«La domanda è» rispose Alice «se si può fare in modo che le parole abbiano tanti significati diversi».
«La domanda è» replicò Humpty Dumpty «chi è che comanda, tutto qui».

Questa edizione riprende per intero l’opera pubblicata dall’Autore nel 1871, correggendo alcuni refusi presenti nella versione italiana. L’edizione digitale interattiva include: note e capitoli interattivi; notizie sull’Autore; notizie sul libro; una interessantissima tag cloud del libro e un link per connettersi alla comunità Goodreads, chiedere informazioni e condividere commenti e opinioni.


[Altre informazioni su Lewis Carroll]


Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò

Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò

I. Lo specchio

Una cosa era certa: che il micino bianco non c’entrava affatto: la colpa era tutta del nero. Durante l’ultimo quarto d’ora Dina, la gatta madre, aveva lavata la faccia al micino bianco (operazione che il micino dopo tutto, aveva sopportato con dignità); era quindi chiaro che esso non aveva potuto aver parte nel misfatto.
Il modo come Dina lavava la faccia ai figli era questo: prima teneva il poverino per l’orecchio con una zampa, e poi con l’altra gli stropicciava tutto quanto il muso, contro pelo, principiando dal naso; e proprio poco prima, come ho detto, era stata occupatissima col micino bianco, che se ne stava tranquillo e calmo tentando di far le fusa, certo col sentimento che tutto si faceva per il suo bene.


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