
In questi giorni di Feste, in FdBooks l’entusiasmo è alle stelle…
Una crescente comunità di lettori e di Autori sta apprezzando il nostro lavoro, e i risultati sono davvero incredibili! Di questo mi piacerebbe parlarvi, ma lo farò solo in seguito; mi preme anzitutto descrivere il senso di ciò che è stato fatto. Tralascerò peraltro la parte del catalogo riservata alle opere classiche, che per la grande attività di quest’anno purtroppo non ha visto novità pubblicate (ma abbiamo curiose sorprese in serbo!!), concentrandomi sul lavoro editoriale sugli Autori emergenti.
Una breve considerazione.

Pitagorici celebrano il sorgere del sole di Fëdor Bronnikov, 1869.
Non solo ora – che si stampano in Italia circa 6,5 nuovi titoli al giorno e siamo sommersi dall’overload informativo – ma anche ai tempi di Platone era convinzione diffusa che la scrittura fosse un farmaco della memoria, veicolo di sapienza. Nel Fedro si nega tutto questo, poiché pare chiaro che un testo scritto non garantisce alcunché se non presuppone un atto di riflessione, consapevolezza, un approccio critico che in sostanza codifichi il messaggio. So di una recente dichiarazione di Achille Mauri, che considera le librerie una «foresta di farmaci per il lettore»… Consideriamo però quanti dei rimedi venduti in farmacia servono non a risolvere le cause di una malattia ma solo a placarne gli effetti. Ecco, un libro non basta, ci vuole molto più impegno. Capacità di compromettersi, volontà di rinnovarsi.

Una rapida sintesi dei libri pubblicati.
L’anno 2018 ci ha permesso di confrontarci con la malattia, condizione dell’animo assai adatta alla ricerca di sé. Fabiana, Onorina, Imma ci parlano non solo degli effetti fisici, ma anche di quelli psicologici e sociali che una patologia può indurre (Faccia di Luna; Ho messo in valigia…; Saziare la bulimia).
Anche riguardo le pubblicazioni di memorialistica abbiamo cercato di agire non seguendo la mera cronaca, ma perseguendo il senso di un cammino interiore (Malachite, Diario di un Vagamondo).
La stessa ricerca si è svolta in forma poetica, declinata in modi differenti seguendo il percorso personale degli Autori (Le cose sospese, Nessuno sente la resa, Rimani luce nell’umiltà, Luci di Versi).
Le ripercussioni sociali, perciò intime, delle nostre scelte sono state trattate in forma narrativa e in versi approcciandosi ai temi dell’omofobia, della discriminazione di genere, della violenza (di vario tipo) sulle donne e sul loro ruolo nella comunità che abitano (la Trilogia di Barbara Gherman, Le verità non dette, Sono libera, Guerriero di cartone, Tutto di te e in forma differente anche Il piano inferiore, La bolla di Yahya).
Con orgoglio abbiamo potuto riprendere il prezioso insegnamento di Guido Calogero, che in questa nostra ricerca è un faro nella tempesta.
Non sono certo mancate le narrazioni: d’amore (Sotto un cielo pieno di stelle, Amélie, SADA anche se in versi); misteriose (Dormire in una casa che non c’è, Il canto misterioso dell’acqua, Il Dedalo di Vauban); fantastiche (L’Amuleto e il Druido, L’Abate di ghiaccio). Anche in forma di racconti, molto efficaci (A casa mia, Racconti brevi).
Ci siamo poi avventurati in un genere per noi nuovissimo, la letteratura per l’infanzia, con i due albi a colori La storia infinita del Pianeta Sassoro e Il coccodrillo annoiato.
E un saggio appassionato e ricco di immagini sui cinquant’anni di storia dei Pooh, che ha riscosso grande successo, soprattutto in edizione cartacea.
Devo perciò ringraziarvi tutti:
chi sta leggendo questo testo; chi segue le nostre attività editoriali; certamente i nostri lettori e i nostri Autori. Non dimentico le maestranze: dai collaboratori di redazione e grafica, alle tipografie e i librai con i quali collaboriamo.
Auguro infine a ogni singolo individuo di riconoscere in un semplice gesto, una parola, un atteggiamento, il farmaco in grado di portare quella stessa salvezza che tante volte ci pare così lontana.
Per quest’anno FdBooks supporta le cure che Piazza Grande offre agli emarginati, i senza fissa dimora e i più deboli della città di Bologna.
