Charles John Huffam Dickens, (1812 – 1870), è stato uno scrittore, giornalista e reporter di viaggio britannico.
Noto tanto per le sue prove umoristiche (Il circolo Pickwick), quanto per i suoi romanzi sociali (Oliver Twist, David Copperfield, Tempi difficili, Canto di Natale), è considerato uno dei più importanti romanzieri di tutti i tempi, nonché uno dei più popolari.
Considerato uno dei maggiori autori inglesi del suo secolo, egli è ritenuto dalla critica il “fondatore” del romanzo sociale, ovvero che tratteggia la vita dei ceti sociali economicamente svantaggiati e denuncia situazioni di sopruso e pregiudizio, per la creazione del quale “unì” due correnti narrative dell’Ottocento, ovvero quella picaresca, seguita da scrittori come Henry Fielding e Daniel Defoe, e quella più romantica e sentimentale, cui aderì, per esempio, Laurence Sterne. (tratto da Wikipedia).

Il grillo del focolare di Charles Dickens
Nota alla presente edizione
Pare che ci sia una tradizione che, da secoli, accomuna popoli di tutti i continenti: raccoglier grilli e custodirli in piccole casette vicino al focolare domestico. Si auspica così il benessere e l’armonia della famiglia e si garantisce prosperità per tutto l’anno. Poiché, essendo antica, questa pratica di certo funziona, vogliate accogliere questo breve racconto di Dickens in casa vostra, come mio augurio.
I protagonisti del racconto sono un piccolo campione di umanità, vi commuoverete anzitutto per la giovane figlia di Caleb, i cui occhi non vedono la miseria del padre; susciteranno stima e orgoglio le parole di Gianni Peribingle per la sua piccola moglie e nessuno più del lettore esigerà a gran voce un lieto fine per questa piccola vicenda.
I grilli parlano, si sa, e danno anche buoni consigli se li si sta ad ascoltare. La frenesia quotidiana, i pregiudizi di ogni natura, la gravità dei giorni che verranno distraggono assai bene dall’udire quella voce e in molti come il signor Tacleton diranno: «… Ma perché non uccidete quel maledetto grillo? Io lo avrei già fatto da un pezzo». Il più giovane Pinocchio, per dire, non avrebbe esitato un attimo a schiacciarlo con un martello da falegname.
Il punto è che il grillo non fa proprio nulla, se non ricordarci della sua esistenza, e spetta a noi l’intero compito di procurarci il miglior 2016 possibile. Per chi vorrà, invito a sostenere le iniziative in Congo di Medici con l’Africa
I risultati migliori si ottengono con la collaborazione, famiglia e amici saranno nostro conforto e propulsione anche quest’anno. Un sincero abbraccio a chi ha creduto in me, poiché con quel sostegno edifico i miei giorni.
Fabio Di Benedetto