Davide Varetto (Torino, 2002). Cerca una catarsi utopistica alla sofferenza, al dolore lacerante insito sin dal primo vagito, e ingaggia una guerra quotidiana con la propria coscienza. Pubblica ora la sua prima silloge poetica.


La fine era solo l'inizio copertina

La fine era solo l’inizio di Davide Varetto

Nota dell’Autore

Alcuni eventi tragici che investono le nostre vite hanno il potere di incatenare il presente e il futuro al nostro passato. Possono rendere la vita stessa una malattia che ci logora giorno per giorno fino a far diventare il nostro corpo, la nostra mente e la nostra anima carne consunta.
È stata la poesia a scardinare la porta della mia anima, che gridava aiuto, e a trasformare questo dolore in materia viva attraverso componimenti in grado di insediarsi nelle viscere umane e di indagare la relazione tra l’individuo e il cosmo.
In questa raccolta poetica i lettori troveranno la demolizione di ogni pretesa di incasellamento identitario, la frammentazione dell’io, l’abbandono al divenire delle nostre contraddizioni interne, l’abbandono ai corpi, all’estasi. Ciò che resta di un quadro incorniciato dall’eterna perdizione della misera condizione umana.


Davide Varetto


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