Fotografia di Germana Zuccatti

Germana Zuccatti vive a Trento, è oggi in pensione e ama vivere accettando nuove sfide. Prendendo ispirazione da un sogno ha provato a cimentarsi in questa storia intensa e intima, lasciandosi guidare dai sentimenti e provando a sfidare i propri limiti per la prima volta rivivendo sensazioni assopite.

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Il travolgente amore di Angela

Il travolgente amore di Angela di Germana Zuccatti

Prologo. L’ultimo viaggio di Angela

Ama passare il tempo libero in terrazza comodamente seduta sui cuscini di una poltroncina di vimini rivestita di lino verde: fa parte di un salottino di giunco scelto con il suo Ben tanti anni prima ed è in bella mostra sulla grande terrazza della villetta in stile liberty. Lo utilizzavano soprattutto per rilassarsi in estate, circondati da molte piante che davano l’idea di un fresco luogo esotico: i limoni, la buganvillea, la dracena, strani alberi a forma di ombrello importati dall’isola di Socotra nello Yemen.

Ora che Ben non c’è più sono i ricordi che le permettono di sopravvivere; il suo spirito e la sua essenza li porta nel cuore sebbene non bastino a contenere l’incommensurabile dolore per la certezza di non poterlo più rivedere. Il cuore si è spezzato, è spento, e lei non ha più scopi per vivere. Ha i figli che la amano e lei naturalmente ricambia il loro amore: questo pensiero la rincuora.

La morte di Ben è anche la fine della sua esistenza; ne sente la mancanza, non riesce a distogliere la mente dal pensiero che il suo compagno di vita non sia più accanto a lei.

Sono tante le cose che parlano di lui, oltre ai ricordi. Si sente sola, troppo sola. Non è giusto che se ne sia andato via così.

Ripetevano sempre che il loro desiderio era andarsene insieme tenendosi per mano. La vita è ingiusta e farsi domande sul perché non porta alcuna risposta: lo sa bene, ne è consapevole. I tempi della vita sono questi, non ci sono regole.

Non riesce a darsi pace, a farsene una ragione, non ha più interesse nei confronti della vita. Sa di arrecare dispiacere ai figli con tale atteggiamento ma non ce la fa o forse non vuole, inconsciamente, superare questo stato mentale.


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