Giovanni Carmelo Verga (1840 – 1922) è stato uno scrittore e drammaturgo italiano, considerato il maggior esponente della corrente letteraria del verismo.

L’ideologia che sta alla base della sua letteratura migliore è una personale ripresa della scientificità, dell’impersonalità e del positivismo dei naturalisti, declinati in senso pessimistico, senza alcuna speranza di miglioramento sociale.

Forte è l’influsso di alcune teorie dell’epoca, come quella del darwinismo sociale. Agli umili delle sue novelle e romanzi è negata quasi ogni speranza, sia provvidenziale rifacendosi allo stile del Manzoni, sia laica e sociale di ispirazione Zoliana.

Verga nega che una vera felicità sia presente o raggiungibile anche da parte degli appartenenti alle classi ricche, data la rappresentazione che egli ne fa sia nei romanzi non veristi, sia in alcune parti del Ciclo dei Vinti e delle novelle. Solo alcuni valori, come la famiglia, il proprio ambiente ed il lavoro (“concetto dell’ostrica”) possono dare un po’ di serenità (tratto da Wikipedia).