Leila Cattalini (Mantova, 1964). Più di mezzo secolo di vita vissuta tra sogni, delusioni, traversie famigliari e la dura lotta contro la sclerosi multipla. È laureata in Lingue e Letteratura straniera ed è stata Miss Lombardia nel 1984. Ha già pubblicato l’autobiografia La primaVera Leila (Il Rio, 2014).

La Vera Leila di Leila Cattalini
Prologo. Le origini di un nome
Questo mio nuovo libro riprende la storia mia e della mia famiglia ma descrive in particolare gli ultimi anni, durante i quali ho avuto esperienze negative ma anche molto positive che mi hanno insegnato soprattutto ad apprezzare la vita, ringraziare per essere viva, per essere qui ora e sperare in un futuro migliore.
L’analisi della mia storia rispecchia perfettamente il pensiero della dottoressa Anne Schützenberger, cioè la teoria della sindrome degli antenati. Sostiene infatti che esiste per ciascuno un passaggio involontario di eventi non risolti da una generazione all’altra: secondo lei i posteri proseguirebbero ciò che gli avi non hanno completato; ciò rappresenterebbe un debito nei confronti dei nostri antenati. In pratica non siamo psicologicamente liberi come crediamo restando prigionieri del passato. Questo chiarisce alcune delle situazioni a cui non sappiamo dare spiegazione.
Se è vero ciò che sostiene Sabrina Gervino nel suo libro sulle costellazioni familiari i nomi e i cognomi sono importanti in psicogenealogia per l’esame dell’Albero genealogico, ed elaborati e integrati danno importanti notizie sui segreti di famiglia e sulle imposizioni famigliari. Sia i cognomi che i nomi sono significativi e possono aiutarci a comprendere i traumi del passato. Se una donna che si chiama di cognome Paoli si unisce con un uomo che si chiama Paolo, o una donna che si chiama di cognome Bruzzone sposa un uomo che si chiama Bruzzo, dobbiamo pensare al Complesso di Edipo.
È un concetto della teoria psicoanalitica che descrive come il bambino nella normale fase evolutiva matura l’identificazione con il genitore del proprio sesso e il desiderio nei confronti del genitore del sesso opposto. Tale desiderio, se i genitori non colpevolizzano il bambino, viene superato e il bambino può proseguire le sue fasi evolutive.
(Cfr. S. Gervino, La genealogia che libera).
Le donne sopra citate hanno probabilmente un Edipo ancora aperto. Nei casi come questo un atto liberatorio sana l’Albero e affranca i discendenti. Tale situazione è frequente e un’analisi dell’Albero può valere più di anni di terapia.
Inoltre Edipo può far intuire segreti nascosti. Ribadisco che i dati si devono incrociare, ma fanno riflettere. Maria Montessori per esempio chiamò il figlio Mario e lo mise in un istituto: interessante per lei che era un’educatrice e una pedagogista.
Il mio nome, Leila, è di origine araba e deriva da un’antichissima leggenda. Il suo significato è letteralmente notte e viene a volte interpretato “scura come la notte”. Quindi un nome dolce, romantico e principesco per una bambina altrettanto dolce e bellissima. Come in Guerre stellari, Leila sarà sempre una principessa combattiva, umile e leale!