
Volge al termine un brutto 2016 durante il quale abbiamo assistito purtroppo a nuove guerre, disastrosi terremoti e tragici attacchi terroristici. Queste premesse soffocano le migliori speranze per l’anno incipiente; ora ci attendono nuove importanti sfide – personali e globali – con le quali edificare il nuovo mondo.
Spetterà alla coscienza di ognuno concepire orizzonti diversi e proporre nuove direzioni per un vascello, il nostro, che naviga a vista in acque tormentate. Nella convinzione che saremo tutti protagonisti – nonostante le apparenze – del percorso che ci accingiamo a intraprendere, gli auspici che vorrei rivolgere con questa mia lettera sono per un 2017 in cui l’economia di condivisione e lo scambio globale delle informazioni possano riavvicinarci alla convinzione di abitare tutti lo stesso mondo.
Proprio per questo sarà necessario rispondere alla crescente esigenza di sicurezza e di ordine con la salda convinzione che il timore e l’insicurezza per il futuro si scardinano mediante pratiche di giustizia ed equità sociale.
Ti auguro quindi un buon anno, ricco di esperienze plurali, nuove scoperte e nuovi amici a cui voler bene.