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Davide Varetto

La fine era solo l’inizio

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La fine era solo l’inizio. Questa silloge poetica affronta con straordinaria profondità e sensibilità il tema delle tragedie che, come catene invisibili, legano il nostro presente al passato trasformando la vita stessa in una malattia che consuma corpo, mente e anima. Attraverso la potenza della poesia l’Autore disintegra l’io, abbraccia il divenire delle proprie contraddizioni interne ed esalta l’abbandono all’estasi, in questa eterna perdizione esistenziale.
Un esordio drammatico e vulnerabile, una visione unica e toccante della condizione umana.

XXXII. Peonia
Sei morta nell’alidore
del tempo apatico che
ti ha sopraffatto,
in quello stridore afono
cadono i tuoi capelli rosa,
inibizione del tuo canto,
annaffierò la tua
testa calva con il mio pianto


La fine era solo l'inizio
Biografia di Davide Varetto

La fine era solo l'inizio copertina

La fine era solo l’inizio di Davide Varetto

Nota dell’Autore

Alcuni eventi tragici che investono le nostre vite hanno il potere di incatenare il presente e il futuro al nostro passato. Possono rendere la vita stessa una malattia che ci logora giorno per giorno fino a far diventare il nostro corpo, la nostra mente e la nostra anima carne consunta.
È stata la poesia a scardinare la porta della mia anima, che gridava aiuto, e a trasformare questo dolore in materia viva attraverso componimenti in grado di insediarsi nelle viscere umane e di indagare la relazione tra l’individuo e il cosmo.
In questa raccolta poetica i lettori troveranno la demolizione di ogni pretesa di incasellamento identitario, la frammentazione dell’io, l’abbandono al divenire delle nostre contraddizioni interne, l’abbandono ai corpi, all’estasi. Ciò che resta di un quadro incorniciato dall’eterna perdizione della misera condizione umana.


La fine era solo l’inizio


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