Lost Paradise

Copertina Lost Paradise e altri racconti inquietanti
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Achille Di Giuseppe

Lost Paradise

e altri racconti inquietanti

Edizione cartacea
Edizione digitale


Lost Paradise. Tre racconti di guerra insoliti che indagano la precarietà dell’animo umano. Il terrore e l’irrazionale sono un pericolo più grande della morte per chi combatte: abbattono le convinzioni più profonde prima ancora del corpo. È in guerra che trovano realizzazione le più atroci fantasie.
Dai boschi delle Ardenne alle profondità marine, fino ai cieli dell’Europa occupata dai Nazisti l’Autore tesse un’inquietante tela di cui il lettore cade facilmente preda. La narrazione è impreziosita da precisi riferimenti militari storici e tecnici e segue un percorso originale e incalzante da leggere tutto d’un fiato.

Questa edizione digitale inoltre include Note e Capitoli interattivi, Notizie recenti sull’autore e sul libro e un link per connettersi alla comunità di Goodreads e condividere domande e opinioni.


Biografia di Achille Di Giuseppe

Copertina Lost Paradise e altri racconti inquietanti

Lost Paradise di Achille Di Giuseppe

Prefazione

L’unico comune denominatore di questi racconti è l’inspiegabile, l’insolito, la presenza insomma di qualcosa non decifrabile razionalmente.

L’Autore si muove in quella zona d’ombra in cui la razionalità vacilla e, suo malgrado, sente il dubbio divenire inquietudine e poi paura – se non terrore – di fronte a ciò che pur apparendo impossibile lentamente lo circonda e lo avvolge come una tela di ragno in un’unica ambientazione: la Seconda Guerra mondiale; dai boschi delle Ardenne del racconto L’ultima città degli uomini agli oceani di Il viaggio dell’U333 fino ai cieli dell’Europa occupata dai nazisti di Lost Paradise.

Perché proprio la guerra come sfondo?

Forse perché solo nei momenti in cui è in gioco la vita, l’uomo si rivela per ciò che è davvero; nel bene come nel male. La guerra come cartina di tornasole della verità ultima e nuda dell’animo umano. Insomma, tre racconti “in guerra” ma non “di guerra”; la guerra come pretesto, come drammatica condizione di estrema umana precarietà, come straniamento all’apparire dell’inquietante, dell’irrazionale, di quanto forse vive da sempre nella nostra mente – per lo più sepolto e accuratamente represso – sino a quando non vi siano le condizioni perché emerga in tutta la propria carica disgregatrice.

Cap. Hans Bremen, ex Comandante dell’U333.

Bremerhaven, Germania, 21/02/2010.

Anche nella prefazione, come si vedrà in seguito, appare qualcosa di inquietante…

Hans Bremen

Lost Paradise


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