Luigi Gallo
Guido Calogero
L’etica dell’altruismo nella filosofia della presenza
Edizione cartacea
Edizione digitale
Guido Calogero. Questo saggio illustra il pensiero di Guido Calogero rispetto ad altre correnti, soprattutto l’attualismo di Giovanni Gentile e lo storicismo di Benedetto Croce.
È un’esposizione dal carattere didattico, con un linguaggio discorsivo che molto s’ispira alla chiarezza e alla lucidità degli scritti del Pensatore, e che intende contribuire a diffondere notevolmente lo studio del grande esponente del moralismo assoluto. Calogero affronta i problemi della tradizione filosofica in una prospettiva mai deformata da alcun elemento dogmaticamente precostituito. Non esiste, per lui, una morale della politica. La morale è unica: è l’etica dell’altruismo, cui la politica si deve ispirare.
L’edizione digitale inoltre include Note e Capitoli interattivi, Notizie recenti sull’autore e sul libro e un link per connettersi alla comunità di Goodreads e condividere domande e opinioni.




Guido Calogero di Luigi Gallo
Prefazione
Gli scritti di Guido Calogero visti come potente antidoto (e balsamo) al nichilismo globalista dell’Occidente attuale? A quello che già settant’anni fa Martin Heidegger chiamava “planetarismo”, prefigurando un Nuovo Ordine Mondiale ostaggio della tecnocrazia?
Una domanda che forse Luigi Gallo, profondo conoscitore del pensiero di Calogero, sceglie volutamente di lasciare sospesa. Calogero l’Iconoclasta, ma anche Calogero profonda espressione del suo tempo – il xx secolo, il secolo delle grandi guerre mondiali, dei rivoluzionari scontri ideologici, delle macerie non soltanto intellettuali che ne hanno contraddistinto la fine. La fine del secolo, ma non la “fine della storia”, come invece preconizzò Francis Fukuyama, immediatamente dopo l’abbattimento del Muro di Berlino.
Chissà quale sarebbe stata l’analisi di Calogero sull’epocale fine del Novecento? Essendo egli convinto, come sottolinea Gallo, del fatto che «il diritto non può essere separato dall’esigenza etica», come avrebbe Calogero affrontato il repentino “vuoto di senso” causato dal dominio del consumismo capitalistico vittorioso – così sembrava a inizio anni Novanta – ovunque? Le ideologie novecentesche, al netto delle immani tragedie belliche, lavoravano comunque per uno Stato etico, una comunità di valori condivisi che Max Weber chiamava Gemeinschaft, da contrapporsi alla “gabbia” della Gesellschaft. Gli «anni della decisione», descritti da Ernst Junger proprio mentre Oswald Spengler architettava il suo monumentale Tramonto dell’Occidente, si sono sbriciolati insieme alle macerie del Muro berlinese seppellendo progetti, scontri, illusioni, sogni; «umani, troppo umani», probabilmente.
Il volume di Gallo, appassionato e profondo, pur non parlando di aspetti geopolitici, riassume il pensiero di Calogero in modo preciso ed encomiabile, proprio perchè riesce a rendere ipotizzabile la reazione del filosofo agli sconvolgimenti epocali di fine secolo scorso che ancora oggi si riverberano potentemente sulla politica internazionale.
«Diritto e morale hanno la loro autonomia irriducibile alla sfera economica, anche se con essa legate da relazioni autentiche – scrive Gallo – E la politica, secondo questa concezione, non è utopia perché mira al “possibile”, al di là di ogni acritico rivoluzionarismo sbrigativo, altrettanto nocivo quanto il cieco conservatorismo».
Economia come necessario rovescio della stessa medaglia storica, dunque, ma non dominante sull’Uomo e sul Diritto: questo il fondamento del pensiero calogeriano, che emerge potente nel libro di Gallo. Esattamente l’opposto del Nuovo Ordine Mondiale, che ha voluto mettere al centro l’economia e ai margini l’essere umano, la comunità e quindi l’identità, le tradizioni, le radici profonde dei popoli. Tutto sacrificato sull’altare del Mercato, il Moloch dei nostri ultimi tempi.