La morale dei positivisti

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Roberto Ardigò

La morale dei positivisti

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Ardigò propone in quest’opera il fondamento di un’etica moderna e universale, in grado di salvare la società dalle aberrazioni religiose e idealistiche.
«Il positivismo salva scientificamente la moralità», afferma l’Autore in questo libro; e dalla paura della morte, probabilmente.
Roberto Ardigò fu il più importante filosofo positivista italiano, trattò per primo l’importanza di un metodo scientifico per le nuove discipline psicologiche e pedagogiche e criticò pubblicamente lo stato di censura del pensiero imposto dalla dottrina cattolica. In questo testo applica alla propria riflessione morale un metodo scientifico, scevro da prescrizioni ideologiche e solido nella propria impostazione naturale, o naturalistica.

Questa edizione riprende l’intera opera pubblicata nel 1889, ne corregge alcuni refusi e la integra di alcune note redazionali bibliografiche e di un indice analitico degli autori citati, elementi originariamente non presenti e introdotti ora a beneficio del lettore.
Questa edizione digitale interattiva include: note e capitoli interattivi; notizie sull’Autore; notizie sul libro; una interessantissima tag cloud del libro e un link per connettersi alla comunità Goodreads, chiedere informazioni e condividere commenti e opinioni.

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Apologia dell’ateismo

Giuseppe Rensi, "Apologia dell'ateismo".
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Giuseppe Rensi

Apologia dell’ateismo

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«L’ateismo è una religione; perché l’essenza di questa sta nel preoccuparsi della realtà ultima. Per molto tempo Dio fu un possibile. Cioè una specie d’uomo per quanto superiore, una forma personale per quanto eccelsa, una cosa, insomma, per quanto immensa e strapotente, suscettibile di manifestarsi nello spazio e nel tempo. Così stava la cosa, per esempio, nel mondo omerico o biblico, dove Dio appare, si manifesta. Così, forse, per il pensiero comune. Ma il pensiero filosofico, s’accorse ben presto che quello non era Dio. Gli tolse così ogni limitazione, lo fece divenire eterno, immutabile e onnipresente, cioè lo collocò fuori dello spazio e del tempo; con una parola sola, lo fece diventare infinito. Ma con ciò gli tolse tutti i caratteri dell’Essere. Veramente, come ci rappresenta Nietzsche, Dio è morto per le sue contraddizioni».

Certamente l’Apologia dell’ateismo è un saggio pienamente filosofico. Ma come negare che la compromissione dell’individuo nella sua chiara ricerca della Verità, per Rensi, non corrisponda anche a una missione laica, a una critica feroce al sistema unitario e assoluto propugnato dallo Stato etico e fascista.

Questa edizione è stata corretta dei refusi presenti nel testo originale e completata con alcune note per un utile approfondimento del testo.
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