
È infatti grazie a chi come te continua a seguire la nostra attività che FdBooks cresce di anno in anno. Lasciamo un 2019 denso di grandi soddisfazioni e ci tuffiamo in questo nuovo 2020 con più ambizione, nuovi progetti e – ne sono fiero – una coerenza immutata al nostro manifesto. Nel corso dell’anno precedente abbiamo offerto ai lettori 20 nuove pubblicazioni (un regime da media casa editrice!!), davvero molte per un’iniziativa editoriale che non attinge a fondi pubblici e soprattutto conta su poche ma preziose risorse. Anzitutto la narrazione in prosa, tutta al femminile, per raccontare delicate storie d’amore (L’ingrediente essenziale, Una piccola porzione di cielo, Se apri gli occhi) e di terrore (Lo specchio della paura, La teoria del moltiplicatore). In particolare vorrei menzionare Rossana Pessione, bravissima, che ha atterrito alcune migliaia di lettori con uno spaventoso caso di mercato illegale di resti umani. La narrativa FdBooks ha inoltre cercato nuove dimensioni in proposte editoriali originali che ci hanno fatto percepire nuovi mondi (L’Ampolla del Diavolo, Un concerto nell’altro mondo, The Fate of the Sixth Hand, Al margine del suo mondo). Non sono mancati i saggi, quest’anno solo due, per dare al lettore utili indicazioni per interpretare la contemporaneità (Seo Meo Peo. Breviario semplice di Web Media Marketing, La donna vista attraverso la lente dell’uomo). Ma la cifra editoriale che ha caratterizzato il 2019 è stata certamente la scrittura biografica. Ho incontrato Autori e Autrici che con coraggio hanno raccontato le proprie paure, i problemi affrontati con tenacia, le sfide coraggiosamente combattute (Il mostro che ho nella testa, Bambino ma non troppo, Il cielo che sento, Viaggio in Texas, Follie da interni, I geyser dell’anima, Un tuffo nel profondo, Un viaggio lungo una vita). Sanno di avermi al loro fianco, ieri e domani. Ho imparato molto dalla cura di questi libri. Menziono brevemente l’esperienza di Sabrina Pinna, che mi ha toccato profondamente e personalmente e che custodirò in modo preziosissimo. Per ultimo, nel senso che si tratta di un libro pubblicato il 24 dicembre, finalmente dopo due anni sono riuscito a confezionare un nuovo numero per la collana Fiori di loto, ovvero un classico recuperato e portato a nuova luce (Novelle italiane lette da William Shakespeare), per il quale ho dovuto condurre un’interessantissima ricerca nella storia della letteratura italiana. La produzione di classici è una parte identitaria e imprescindibile per FdBooks. Con l’orgoglio di poter affermare che più di 10.000 lettori hanno oggi in casa un libro cartaceo o ebook curato da noi. Con un catalogo attuale di 204 titoli, affrontiamo il 2020 con l’ambizione di curare ancor più i nostri Autori, guidarli nella promozione delle loro opere, formarli come scrittori nelle riviste culturali e nella capacità di gestione economica della propria attività. E chissà cos’altro ancora, perché di certo la realtà supererà la nostra pur fervida fantasia. Miglioreremo sui nostri peggiori difetti, fra questi la puntualità nel rispondere alle nuove proposte, la scarsa produzione culturale di classici (abbiamo quattro differenti collane che reclamano novità! 🙂 ) e la capacità di affrontare ancor più lavoro. Senza mai smettere di edificare, a mani nude se serve, l’uomo che verrà. Fabio Di Benedetto |
Novità editoriali. Dicembre 2019
Fiori di loto. Non scordare le tue origini
Quando Shakespeare lesse queste novelle volle adattarle per metterle in scena. La tradizione inglese difettava di testi in prosa e le opere italiane ben si prestavano alla riscrittura in forma di dialogo teatrale. Inoltre la capacità degli autori italiani di descrivere la vasta gamma di casi in cui si concretizzano il male e la violenza era di sicura presa sul pubblico anglosassone. Per questa edizione si è scelto di non pubblicare il testo originale di Bandello rivedendolo in una lingua italiana più accessibile, con brevi note di approfondimento e dodici illustrazioni delle scene narrate. Le preziose scelte lessicali, i toni ironici, le ambientazioni tragiche e cupe sono espedienti che rendono queste pagine il dipinto più autentico della storia della nostra letteratura. |
Auto da fé
Ha trent’anni, è in crisi e da tempo desidera mettere piede negli Stati Uniti. Basta una telefonata di vecchi amici di una band folk-bluegrass e parte per il Texas.Houston, Austin, Dallas, il confine con il Messico, San Angelo, Amarillo, il Canyon di Palo Duro e l’insperata Route 66 sono le tappe di quest’avventura. La musica popolare americana accompagna il furgone sgangherato lungo una linea d’asfalto che attraversa l’immensità del deserto. Ci si innamora di questa terra, in cui il fascino dei cowboy si lega alla tragica realtà delle minoranze. Ci si innamora, infine, dell’idea stessa del viaggio. |
Silvia non si ama. è invece innamorata del marito, che si impegna a soddisfare in ogni modo. Lui però da tempo la percuote e la umilia, la tradisce. Quando scompare da casa nessuno sa dove possa essersi nascosta. Pochi indizi sono d’aiuto al commissario Garrone per risolvere il mistero. Forse il gatto, Milk, potrebbe aiutarla. Un romanzo dalla vasta gamma di colori: dal nero degli incubi al rosa di un sogno d’amore spezzato, fino al giallo della scomparsa. Un prisma che riflette e trasfigura la realtà in una realtà ancora più sconvolgente. |
Emma è una ragazza che antepone la testa al cuore. Cresciuta con la madre e la nonna, sempre in compagnia delle amiche Momo e Marta, alla ricerca dell’uomo giusto. Dopo tanti fallimenti amorosi decide di scrivere una sorta di decalogo per proteggere le donne dall’amore non corrisposto. Cercherà di superare i ricordi che ancora la legano a Federico, ma le cose si complicheranno quando troverà i profondi occhi scuri di un uomo misterioso. Un viaggio sentimentale tra passato e presente alla ricerca di risposte, dove l’amore è l’INGREDIENTE ESSENZIALE che dà sapore alle cose e ci arricchisce. |
Seconda raccolta di poesie e aforismi in cui Sada, con provocatorio sarcasmo, tratta la follia come preziosa alleata per contrastare la depressione.Conoscevo il dolore dell’angoscia nei chiarori della speranza umiliata. Mi intrattenevo con la depressione e il suo allegro suicidio. Che sia io il folle a venire fuori dal folle labirinto. |