Se apri gli occhi

Scarica l’anteprima in formato PDF

Bianca Nobel

Se apri gli occhi

Edizione cartacea
Edizione digitale


Se apri gli occhi. Giuliana sogna di sposare Erik Preston, cantante dei Missing in the dark. Conduce una vita monotona, stretta fra la famiglia e un fidanzato arrogante, ma uno strano sogno e un po’ di follia la conducono a Londra dal grande amore della sua vita.
Non sarà facile per lei conquistare un uomo dal cuore distrutto, che non si fida più di nessuno e che è l’idolo di milioni di fan.

L’edizione digitale inoltre include Note e Capitoli interattivi, Notizie recenti sull’autore e sul libro e un link per connettersi alla comunità di Goodreads e condividere domande e opinioni.


Biografia di Bianca Nobel

Copertina Se apri gli occhi

Se apri gli occhi di Bianca Nobel

Capitolo uno

Ecco l’amore della mia vita!

L’amore della mia vita…

Da quanto tempo e quante volte avevo ripetuto queste parole, tantissime volte, migliaia forse. Da anni certamente…

Non c’era niente di più sicuro nella mia vita del mio amore per lui, era l’unica certezza che avevo. Tutto il resto per me era come sospeso in aria. La mia vita era racchiusa in un’enorme bolla che vagava solitaria senza meta, trasportata via dai venti che per forza maggiore continuavano a trascinarmi lontano da ciò che più desideravo lasciandomi con pochissime certezze, tanti sogni e deludenti realtà, continuando a fluttuare avanti e indietro, su e giù, in attesa di atterrare nel posto giusto al momento giusto.

Sapevo dov’era il posto giusto, ce l’avevo proprio lì davanti a pochi passi, a Richmond, in una via di Londra lontana migliaia di chilometri dalla mia casa in Sicilia. Era il momento giusto il problema, quello che mi fregava e che mi faceva vivere nell’incertezza, perché non avevo idea se sarebbe mai arrivato.

Aspettavo e speravo. Speravo e aspettavo. Sembrava non facessi altro nella vita. Avevo atteso per anni l’approvazione dei miei genitori arrivando molto vicino a ottenerla e mi era mancato tanto così, ma niente, avevo fallito. Di nuovo.

Non ero certo la prima persona a non avere un buon rapporto con i propri genitori e non sarei stata neanche l’ultima. Là fuori c’era un mondo di gente che per qualche motivo aveva interrotto i rapporti con la propria famiglia. Ero una tra le tante, lo sapevo bene; ma se da un lato mi consolava quel tanto per non sentirmi l’unica sfigata, dall’altro non mi impediva di provare una profonda e dolorosa invidia ogni volta che mi imbattevo in qualche famiglia unita o incrociavo ragazze che andavano a fare shopping con la propria mamma.

Mia madre non era mai venuta con me. Lei era sempre troppo occupata per dedicarsi a me e si giustificava dicendo che tanto non avevamo gli stessi gusti e che non avrei seguito i suoi consigli, quindi sarebbe stata una perdita di tempo. Penso che non abbia mai capito quanto mi ferissero le sue parole e quanto invidiassi il tempo che invece riusciva a trovare per mia sorella.

Per lei c’era sempre. Erano molto simili di carattere e nei gusti e uscivano spesso insieme, mentre io venivo esclusa. Ero quella che veniva sempre lasciata indietro; prima perché ero troppo piccola, poi perché loro erano troppo diverse da me. Non mi avevano mai dato la possibilità di inserirmi nel loro piccolo e ristretto cerchio, facendomi capire chiaramente che per me non c’era posto.

Quand’ero più piccola mi chiedevo come si potesse arrivare al punto di non guardare più in faccia i propri genitori, tua mamma e tuo papà. Mi stupivo quando venivo a sapere di persone che litigavano a tal punto da non andarli più a trovare. Ora lo sapevo, ero diventata una di loro, una figlia che non parla con i genitori da anni. Purtroppo avevo provato sulla mia pelle che situazioni del genere accadono con molta più facilità di quanto ci si possa immaginare, soprattutto quando è tuo padre a dirti che non vuole vederti più. E dopo aver subito per anni accuse e rimproveri ingiusti, è la frase che ti fa dire basta.


Articoli correlati