Un progetto di
Fabiana Muni e Antonio Licari
Prefazione di Daniele Lo Porto
Oltre il RING
Un viaggio nella boxe dentro e fuori le sedici corde
Edizione cartacea
Edizione digitale
«Sei stai perdendo c’è sempre un modo per vincere, dipende solo dalla tua mente».
Oltre il RING. Può lo sport essere un volano per il riscatto personale, le pari opportunità, la creatività artistica, la sanità e l’inclusione sociale? Possono la parola, la fotografia, le arti-terapie, la formazione e la scienza coesistere e dar corpo a un format originale per offrire uno sguardo sullo sport che vada oltre i canoni convenzionali?
Il libro raccoglie le tappe del progetto Oltre il Ring e presenta le risposte che professionisti e atleti nel loro viaggio hanno dato tra meraviglie, imprevisti, ricerca, impegno e passione “dentro e fuori le sedici corde”.
L’edizione digitale include Note e Capitoli interattivi, Notizie recenti sul progetto e sul libro e un link per connettersi alla comunità di Goodreads e condividere domande e opinioni.

Oltre il RING a cura di Fabiana Muni e Antonio Licari
Prefazione
La scorsa estate tutti gli sportivi italiani, di qualsiasi sport, hanno vissuto una stagione indimenticabile e forse irripetibile. Una pioggia di medaglie alle Olimpiadi, alle Paralimpiadi e in altri campionati internazionali che ha proiettato il nostro tricolore sul pennone più alto.
Un successo senza precedenti che ha messo in luce anche i cosiddetti “sport minori”, che minori sono solo, e forse, per la limitata visibilità che hanno nei titoli dei mass media, nei social, nell’impatto dell’opinione pubblica. Ma passione, determinazione, talento, sacrificio, accomunano sia gli atleti medagliati che rappresentano l’Élite sia quelli che non resteranno nella storia di una disciplina ma che la storia la scrivono per se stessi, per i propri tifosi, per i genitori che spesso li accompagnano e li sostengono nella loro crescita agonistica.
Oltre il Ring. Un viaggio nella boxe dentro e fuori le sedici corde ci proietta in una dimensione spesso sconosciuta, distante dalle telecamere dei circuiti mondiali. La realtà di uno sport che era nell’Ottocento la “nobile arte” e adesso è una disciplina dura, faticosa, che richiede sacrifici continui per poi ottenere qualche soddisfazione, il più delle volte personale ed effimera. Il pugilato è uno sport relegato nelle palestre di periferia, spesso in orari difficili per conciliare lo studio o il lavoro, ma è anche una disciplina altamente formativa.
Fabiana Muni, pedagogista, progettista e scrittrice, e Antonio Licari, fotografo e docente di fotografia, hanno realizzato un progetto pilota sperimentale e multidisciplinare che ha offerto ai partecipanti la possibilità di scoprire due mondi diversissimi e ugualmente affascinanti. Uno dentro le sedici corde e l’altro fuori. E così, sfilati i guantoni, gli atleti si sono cimentati in attività come la narrazione, la pittura, la fotografia, la musica e la regia per arricchire il proprio patrimonio culturale e offrire a se stessi interessi altri, quando non sono impegnati dagli allenamenti e dall’attività agonistica.