Sotto un cielo pieno di stelle

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Serena Brucculeri

Sotto un cielo pieno di stelle

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Sotto un cielo pieno di stelle. Sandy vive a New York ed è assunta dal ricco broker Phil, affascinante e allergico a ogni tipo di legame sentimentale. Tra lui e Sandy è antipatia a prima vista, ma grazie a una serie di fortunate coincidenze i due si avvicinano l’uno all’altra.
L’attrazione tra loro è inevitabile e dà vita a un sentimento forte e profondo che la famiglia Miller, attenta all’etichetta e al prestigio sociale, tenterà in tutti i modi di ostacolare.
Riuscirà l’amore a trionfare e a regalare ai due protagonisti il magico finale, come nelle migliori delle fiabe?

L’edizione digitale inoltre include Note e Capitoli interattivi, Notizie recenti sull’autore e sul libro e un link per connettersi alla comunità di Goodreads e condividere domande e opinioni.


Biografia di Serena Brucculeri

Copertina Sotto un cielo pieno di stelle

Sotto un cielo pieno di stelle di Serena Brucculeri

Capitolo primo

Manhattan, che luogo affascinante! Quest’isola si estende per ottantasette chilometri quadrati, ed è circondata da fiumi e da diversi piccoli atolli adiacenti che la rendono un luogo ancora più attraente. Comprende più di un milione e mezzo di anime, che ogni giorno si svegliano e dopo il caffè iniziano a svolgere le loro attività frenetiche e talmente impegnative che non si accorgono che è già sera. Anche se l’intera New York è abitata all’incirca da otto milioni di persone, quelle concentrate a Manhattan vivono nella parte più famosa e importante della città, e molte di queste persone, al mattino, prima di recarsi al lavoro puntano la sveglia, indossano tuta e scarpe da ginnastica e partono da casa per correre nei lunghi sentieri di Central Park. Questo è sicuramente il più grande parco nel distretto di Manhattan, situato proprio nella Uptown, in mezzo ai due quartieri residenziali, Upper West Side e Upper East Side, a poche centinaia di metri dal lussuoso appartamento di Phil.

Per lui Central Park, come per la maggior parte degli abitanti di New York, è una vera e propria oasi: “il polmone verde di New York” come viene soprannominato. All’interno si trovano due laghi artificiali, due piste di pattinaggio su ghiaccio, parchi giochi per bambini. Ciclisti, corridori, pattinatori a rotelle, transitano tutti in mezzo a quel verde, soprattutto quando nel fine settimana è vietato il passaggio delle auto.

Phil ama correre ogni mattina, mentre il cielo albeggia e tutto intorno si risveglia. Per lui è un modo per rigenerare il suo corpo, e non vorrebbe ne riuscirebbe a farne a meno, perché lo prepara ad affrontare al meglio una nuova giornata. Percorre chilometri, il sudore gli imperla la fronte, le spalle, il petto. Controlla l’ora sul telefono ma appena lo afferra squilla, richiamandolo all’ordine. Dà uno sguardo allo schermo: è sua madre.

Se n’ era proprio scordato! Questa sera gli spetterà la solita cena mensile a casa dei genitori, dove gli toccherà sorbirsi i discorsi del padre sull’ultima acquisizione di clienti che ha decretato un ulteriore punteggio alla sua azienda già così tanto quotata in borsa. Per quanto riguarda sua madre, la donna si lancerà in un monologo il cui tema principale sarà il figlio e la sua sistemazione per la vita. Piuttosto che partecipare a quel momento conviviale Phil farebbe qualsiasi cosa; d’altronde non gli è concesso rinunciarvi o non presentarsi. La madre gli rinfaccia spesso che razza di figlio sia, per niente devoto e affettuoso, tutto dedito al lavoro e alle donne nel tempo libero. Questo potrebbe anche andare bene, se non fosse che nessuna di quelle ragazze le è mai stata presentata in qualità di futura nuora. La donna è convinta che il motivo è che il povero Phil non ha ancora incontrato la donna giusta, perciò si è impegnata a risolvere il problema in prima persona, cercando di accasarlo e annoverandosi il diritto di effettuare una selezione in prima persona, al posto del diretto interessato. Ultimamente si è incaponita con una certa Mary, che sta facendo praticantato come avvocato presso lo studio di suo padre. Fresca di laurea, sebbene fuori corso, è l’orgoglio dei suoi genitori e a quanto pare anche della madre di Phil, Rebecca, che non vede l’ora di vederli sull’altare.

Phil non rallenta il passo per rispondere, semplicemente accetta la chiamata e parla con gli auricolari.

 «Pronto, mamma?» chiede con un sospiro volto a celare uno stato d’animo leggermente irritato.

«Phil? Quando pensavi di richiamare?!»

«Non sapevo che avrei dovuto richiamare…. riguardo a cosa, poi?»

«Non essere sempre scocciato quando ti parlo…. ti aspettiamo stasera a cena, ricordi?»

«Certo, come potrei dimenticarmene!»

«Dove sei? Hai il fiatone…. mai una volta che riesca a parlare con te al telefono per più di due minuti!»

«Mamma, non c’è niente da dire in realtà…. e sì, mi ricordo della cena, come potrebbe essere il contrario?!»

Il tono della voce oscilla tra l’arrogante e il risentito. Fatto sta che quando sente sua madre succede sempre che gli sale il sangue al cervello e un certo sentore di bile gli raggiunge la lingua.

«Phil, senti, riguardo a questa sera…»

«No mamma, ascoltami. Non vedo come tu a quest’ora del mattino abbia voglia di intavolare una qualsiasi discussione».

 Phil attraversa il viale che costeggia il Jacqueline Kennedy Onassis Reservoir e scorge sopraggiungere dalla parte opposta una bella e giovane mamma che spinge il passeggino correndo. Lei lo saluta ammiccando più del dovuto e lui le risponde divertito con un cenno. Scuote la testa. Quel piacevole intermezzo lo ha distolto dagli sproloqui della madre, appena in tempo. Se la donna non avesse avuto quelle quattro ruote al seguito, sarebbe tornato certamente sui suoi passi per seguirla e finire la corsa insieme, magari con una bella doccia sul finale, nel suo appartamento.

«Hai capito? Questa sera ti voglio al massimo della cordialità, ci sarà Mary con noi…».

Sotto un cielo pieno di stelle


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Alla ricerca di te. Dopo aver perso i genitori, la nonna e un figlio Sarah è rimasta sola. Decide di rifarsi una vita in Nebraska dove conosce Peter, che la desidera senza però amarla: quando scopre di essere incinta fugge per non obbligarlo a riconoscere il bimbo.
Peter capisce di amare Sarah ma ormai è troppo tardi e forse solo dopo un lungo viaggio riuscirà a raggiungerla.
Una volta ritrovato il suo amore, riuscirà a finalmente a essere sincero con lei? Il sentiero per incontrarsi di nuovo è difficile, ma è l’unico che resta.

L’edizione digitale inoltre include Note e Capitoli interattivi, Notizie recenti sull’autore e sul libro e un link per connettersi alla comunità di Goodreads e condividere domande e opinioni.


Biografia di Serena Brucculeri

Alla ricerca di te. Oltre il sentiero del cuore

Alla ricerca di te di Serena Brucculeri

Primo capitolo

Arriva un momento nella vita in cui devi rimboccarti le maniche e fare il punto della situazione. È necessario focalizzare l’attenzione sullo stato attuale, arrivandoci tramite un attento esame di ciò che la vita è stata finora. Tenere conto dei ricordi, delle esperienze, di ciò che si è vissuto. Discernere gli aspetti da eliminare da quelli da salvaguardare poiché possono sempre tornare comodi all’interno del bagaglio. Inoltre è importante darsi una scadenza, una linea di partenza.

Sarah giunta alla soglia dei venticinque anni ha scelto come regola il numero 3: tre giorni per cambiare, o perlomeno è il periodo di tempo che si è prefissata per raccogliere le sue cose, fare le valigie, riordinare le idee e partire.

Deve procurarsi i biglietti per il viaggio, ma quelli non rappresentano un problema. Ha ancora dei risparmi da parte, i guadagni del suo vecchio lavoro come lavapiatti; non sono molti ma comunque sufficienti per andarsene. Per andare dove? Ancora non lo sa. Distesa sul letto a pancia in su fissa il soffitto da un periodo interminabile e cerca di allontanare i ricordi spiacevoli per lasciare spazio a quelli meno insidiosi. I ricordi pericolosi, i più crudeli che avanzerebbero senza pensarci due volte veloci e guardinghi come ragni dalle lunghe zampe, per coglierla inerme e indifesa mandando all’aria i suoi piani e rischiando di far vacillare la sua volontà e i buoni propositi.

Si guarda intorno per dare un’occhiata a ciò che sta per lasciare: le quattro mura familiari. Di fianco alla sua camera da letto dormivano i genitori e poco più in là la nonna, nella stanza degli ospiti, anche se ospite lei non lo era già da un po’, ma avevano adattata la camera perché si fermasse da loro in pianta stabile dopo che era venuto a mancare il nonno. D’altronde la nonna era sempre stata in gamba e non aveva particolari difficoltà a fare le scale, le aveva sempre affrontate senza problemi anche quando il dolore l’aveva attraversata lentamente fino a ingrigirle i lineamenti e i capelli.

A Sarah pareva così fragile in alcuni momenti quando la scorgeva rabbuiarsi o aggrottare la fronte a seguito di chissà quale pensiero. La mancanza del marito era stata per la nonna un peso da sopportare quotidianamente e ne prendeva atto a malincuore già al momento del risveglio: apriva gli occhi ma non si alzava subito; lasciava vagare la mente e i ricordi dai quali poi traeva il coraggio per scostare le coperte e darsi una mossa.

Sarah di solito la trovava in cucina intenta a preparare caffè per tutti. La sorprendeva da dietro e l’abbracciava salutandola allegra. La nonna con le dita magre e premurose picchiettava dolcemente la mano che la nipote le appoggiava sul petto, per sorprenderla con affetto. Con il passare del tempo poi questo rituale era divenuto un’abitudine e la nonna guardava l’orologio sopra la sua testa con gli angoli della bocca levati, contando i minuti che la separavano da quell’incontro mattutino.

A Sarah piaceva trascorrere il tempo con la nonna nella stanza da letto; era sempre generosa di ricordi e la coinvolgeva in storie del passato in un modo tanto vivido che se anche non aveva vissuto quei giorni in prima persona, quelle immagini riuscivano a prendere forma nella sua mente perfettamente, tanto erano dettagliate le sue parole. C’era poi un intenso odore di ciclamino in camera; la nonna aveva la mania di quella fragranza dolciastra e ne riempiva i cassetti e gli armadi. Sarah allora si sentiva immediatamente trasportata nel pieno di una giornata primaverile, anche se fuori la neve spadroneggiava fino a ricoprire tetti e viali raggiungendo il mezzo metro abbondante.

Alla ricerca di te


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