Il dono della guarigione

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Brunella

Il dono della guarigione

Prima impari, poi fai, quindi insegni

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Il dono della guarigione. È la storia di una bambina che si immagina maga per vincere le sue paure.
Maria Sole nasce nel Dopoguerra in un piccolo paese dove le tradizioni contadine si confrontano con le esigenze del progresso.
Con l’aiuto degli Spiriti amici impara il valore della pazienza, l’equilibrio della natura, l’importanza di non giudicare gli altri e scopre la felicità radicata nelle piccole cose. Crescendo cercherà di superare il dolore e la morte – naturali nel percorso di una vita – con semplicità e amore.
Un romanzo che vuol creare nell’animo del lettore nuove strade da percorrere per vivere in armonia e serenità.


Biografia Brunella

Copertina Il dono della guarigione

Il dono della guarigione di Brunella

Introduzione

Alcuni ricordi sono memorie antiche scolpite nell’anima, vicissitudini che lasciano segni indelebili. Le esperienze fatte, la famiglia che abbiamo avuto, la società e il luogo dove abbiamo vissuto, gli amici, i maestri che hanno forgiato, plasmato, inciso e condizionato la nostra mente. I ricordi dell’infanzia sono i più delicati, influiscono maggiormente sulla personalità. «Chi sorride da piccolo, sorride tutta la vita» soleva affermare la madre di Maria Sole.

Ed è vero, un’infanzia serena senza traumi è il viatico per una vita piena, consapevole e leggera. Se poi è farcita di ideali sani e valori importanti il cammino si rivela come una sana passeggiata nel bosco.

Si parte di primavera nelle prime ore dell’alba quando il sole non ancora alto in cielo riscalda tiepidamente i rami degli alberi e le foglie tremolanti ancora cariche di rugiada della notte disegnano lungo il percorso dolci ombre amiche. I sentieri sono molti e non ci saranno indicazioni, ciascuno ha una propria via da percorrere e proprie ombre da scrutare. Alla nascita non vengono rilasciati libretti di istruzioni o mappe da seguire; avremo in mano un quaderno di fogli bianchi sul quale scrivere, disegnare, cancellare e riscrivere, macchiare e pulire, strappare magari e ricominciare su un altro foglio. Nessuno sa quante pagine contenga, ogni volta che lo sfoglieremo avremo l’opportunità di intraprendere un nuovo sentiero e partire per una diversa avventura: dipenderà da noi come la vorremo vivere.

E quando si arriverà all’ultima pagina, dove qualcuno avrà già scritto “fine”, la storia sarà impressa e non sarà più possibile cancellarla né tornare indietro; potremo rileggere ed evocando i ricordi ci accorgeremo di come è stata la passeggiata. Se non avremo rimpianti e rimorsi la fine sarà dolce e rilassante come quando la sera, prima di spegnere le luci, si termina il capitolo di un buon libro: le emozioni emerse durante la lettura si assopiscono lasciandoci sereni, in pace con noi stessi, pronti per un meritato riposo.

Il dono della guarigione


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Sono libera. Dopo il matrimonio con un uomo duro e senza amore, le emozioni trattenute e nascoste per decenni finalmente deflagrano in una nuova consapevolezza: per ogni sconfitta ricevuta, la protagonista scopre di essere sempre più forte. Questo libro è il diario di una donna che prende in mano la propria vita per un viaggio a volte doloroso, ma in cui ogni difficoltà fa emergere un pezzetto della propria anima.
Seguendo questo sentiero, anche per le strade del Nepal, ritrova la curiosità, l’Amore e la passione necessari per sognare una nuova libertà.

Questa edizione digitale inoltre include Note e Capitoli interattivi, Notizie recenti sull’autore e sul libro e un link per connettersi alla comunità di Goodreads e condividere domande e opinioni.


Biografia Brunella

Sono libera. La strada e i sogni di una donna nuova

Sono libera di Brunella

Febbraio 2006

Domande a ruota libera a un uomo che è stato mio marito e che non lo è più da tempo. Domande a me stessa. Domande alle quali probabilmente non sarà mai data una risposta esauriente perché le risposte non sono mai assolute; mutano con il passare dei momenti come noi, di giorno in giorno.

Ciò che ieri era, oggi non è e domani si vedrà… È il bello della vita!

Perché?

Perché tu sì e io no?

Perché tu puoi, o hai potuto, e io ora no?

Perché se sono una donna sposata non posso andare in vacanza una settimana con una mia amica e con nostra figlia? Quest’anno ho voglia di andare al mare sola, di stare con un’amica, di rilassarmi, di staccare la spina da te.

Sintomo di una crisi coniugale?

Voglia di stare da sola, di provare a me stessa che posso cavarmela anche senza di te che decidi tutto.

Io con mia figlia, in una stanza d’albergo, al mare, una settimana! Questo ti ho chiesto, dopo venti anni di matrimonio.

Ne ho bisogno e non ci trovo nulla di male.

Certo! Quando te l’ho chiesto avevo già deciso: vado! Che tu voglia o no! Ti ho solo informato, non avevo bisogno del tuo benestare. Ho preso una decisione. Per quanto assurdo, pazzo, incoerente con il mio passato di moglie e mamma possa sembrarti, non hai il diritto di dirmi di no o di fare scenate. Non voglio andare di nuovo con te, non potrei sopportarti ancora!

Le tue assurde manie, i tuoi modi da padre padrone, i tuoi rimproveri continui, non li potrei più digerire. Dopo tre giorni avrei voglia di scappare… come del resto è sempre andata, ricordi? Dopo tre giorni volevo tornare a casa…

Quest’anno cambio, quest’anno voglio diventare grande, camminare con le mie forze, sbagliare e correggermi. È vero, sono stata tanti anni alle tue decisioni, alle tue intemperanze; ho vissuto cercando in tutti i modi di non farti arrabbiare, di evitare situazioni o discorsi che potessero scatenare i tuoi nervi. E credimi, ci vuole veramente poco per provocarli.

Sono libera


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