Barbara Bortoli
Il Tempo
Concetto dai mille volti
Edizione cartacea
Edizione digitale
Il Tempo. Concetto dai mille volti. Quante volte ci siamo soffermati a guardare il tempo con rimpianto, senza considerarlo un vero compagno di vita pronto a indicarci un’esistenza migliore.
Il tempo è limitato e va vissuto alla continua ricerca di se stessi, senza imitare nessun altro. Essere ciò che si è: la più bella e difficile avventura che la vita fornisce e che troppe volte escludiamo per trasformarci in ciò che gli altri vogliono.
Questa nuova opera segue la produzione letteraria precedente e completa il percorso di realizzazione e consapevolezza proposto al lettore da un’autrice discreta e schietta. Accompagnano le sue riflessioni i disegni di Massimiliano Sciuccati.
L’edizione digitale inoltre include Note e Capitoli interattivi, Notizie recenti sull’autore e sul libro e un link per connettersi alla comunità di Goodreads e condividere domande e opinioni.




Il Tempo. Concetto dai mille volti di Barbara Bortoli
Il tempo
Mi guardo indietro. Il tempo scorre così velocemente che mi sembra di soffocare. Mi assale un senso di ansia: temo di non essere riuscita a realizzare ciò che avrebbe cambiato la mia realtà, che ormai controlla il mio essere.
I ricordi si perdono, la memoria si offusca e quel che di certo rimane spaventa.
Ma quanti perché rimangono ancora sospesi… Sembrano sospesi a un filo lungo e sottile privo di una fine. A volte preferirei che si rompesse per dare spazio a un percorso alternativo, eliminando ciò che non mi appartiene.
Forse lungo il percorso ho scordato qualcosa o semplicemente credevo di averlo realizzato in modo corretto e costruttivo.
Ma come in tutte le cose, nulla è certo fino a quando non scopri la ragione e la causa di ciò che accade e il perché del suo esistere.
Forse è solo una convinzione, che con gli anni risuona come una musica stonata. È una musica che nonostante tutto riesce a scoprire, dietro tanto stridore, qualcosa che valga ancora la pena di individuare.
È l’essere che ci fa esistere, o l’esistere che ci fa essere?
Søren Kierkegaard sostiene che l’uomo, avendo possibilità di scegliere, viene accompagnato da un senso di angoscia esistenziale che nasce quando si rende conto che la libertà che crede di avere è in realtà una non-libertà poiché condizionata da altri e non dai suoi desideri.
L’unica via d’uscita sarà la fede, che porterà l’uomo nell’irrazionalità. Così l’uomo credente potrà ammettere l’esistenza dell’assurdo.