Serena Brucculeri
Alla ricerca di te
Oltre il sentiero del cuore
Edizione cartacea
Edizione digitale
Alla ricerca di te. Dopo aver perso i genitori, la nonna e un figlio Sarah è rimasta sola. Decide di rifarsi una vita in Nebraska dove conosce Peter, che la desidera senza però amarla: quando scopre di essere incinta fugge per non obbligarlo a riconoscere il bimbo.
Peter capisce di amare Sarah ma ormai è troppo tardi e forse solo dopo un lungo viaggio riuscirà a raggiungerla.
Una volta ritrovato il suo amore, riuscirà a finalmente a essere sincero con lei? Il sentiero per incontrarsi di nuovo è difficile, ma è l’unico che resta.
L’edizione digitale inoltre include Note e Capitoli interattivi, Notizie recenti sull’autore e sul libro e un link per connettersi alla comunità di Goodreads e condividere domande e opinioni.




Alla ricerca di te di Serena Brucculeri
Primo capitolo
Arriva un momento nella vita in cui devi rimboccarti le maniche e fare il punto della situazione. È necessario focalizzare l’attenzione sullo stato attuale, arrivandoci tramite un attento esame di ciò che la vita è stata finora. Tenere conto dei ricordi, delle esperienze, di ciò che si è vissuto. Discernere gli aspetti da eliminare da quelli da salvaguardare poiché possono sempre tornare comodi all’interno del bagaglio. Inoltre è importante darsi una scadenza, una linea di partenza.
Sarah giunta alla soglia dei venticinque anni ha scelto come regola il numero 3: tre giorni per cambiare, o perlomeno è il periodo di tempo che si è prefissata per raccogliere le sue cose, fare le valigie, riordinare le idee e partire.
Deve procurarsi i biglietti per il viaggio, ma quelli non rappresentano un problema. Ha ancora dei risparmi da parte, i guadagni del suo vecchio lavoro come lavapiatti; non sono molti ma comunque sufficienti per andarsene. Per andare dove? Ancora non lo sa. Distesa sul letto a pancia in su fissa il soffitto da un periodo interminabile e cerca di allontanare i ricordi spiacevoli per lasciare spazio a quelli meno insidiosi. I ricordi pericolosi, i più crudeli che avanzerebbero senza pensarci due volte veloci e guardinghi come ragni dalle lunghe zampe, per coglierla inerme e indifesa mandando all’aria i suoi piani e rischiando di far vacillare la sua volontà e i buoni propositi.
Si guarda intorno per dare un’occhiata a ciò che sta per lasciare: le quattro mura familiari. Di fianco alla sua camera da letto dormivano i genitori e poco più in là la nonna, nella stanza degli ospiti, anche se ospite lei non lo era già da un po’, ma avevano adattata la camera perché si fermasse da loro in pianta stabile dopo che era venuto a mancare il nonno. D’altronde la nonna era sempre stata in gamba e non aveva particolari difficoltà a fare le scale, le aveva sempre affrontate senza problemi anche quando il dolore l’aveva attraversata lentamente fino a ingrigirle i lineamenti e i capelli.
A Sarah pareva così fragile in alcuni momenti quando la scorgeva rabbuiarsi o aggrottare la fronte a seguito di chissà quale pensiero. La mancanza del marito era stata per la nonna un peso da sopportare quotidianamente e ne prendeva atto a malincuore già al momento del risveglio: apriva gli occhi ma non si alzava subito; lasciava vagare la mente e i ricordi dai quali poi traeva il coraggio per scostare le coperte e darsi una mossa.
Sarah di solito la trovava in cucina intenta a preparare caffè per tutti. La sorprendeva da dietro e l’abbracciava salutandola allegra. La nonna con le dita magre e premurose picchiettava dolcemente la mano che la nipote le appoggiava sul petto, per sorprenderla con affetto. Con il passare del tempo poi questo rituale era divenuto un’abitudine e la nonna guardava l’orologio sopra la sua testa con gli angoli della bocca levati, contando i minuti che la separavano da quell’incontro mattutino.
A Sarah piaceva trascorrere il tempo con la nonna nella stanza da letto; era sempre generosa di ricordi e la coinvolgeva in storie del passato in un modo tanto vivido che se anche non aveva vissuto quei giorni in prima persona, quelle immagini riuscivano a prendere forma nella sua mente perfettamente, tanto erano dettagliate le sue parole. C’era poi un intenso odore di ciclamino in camera; la nonna aveva la mania di quella fragranza dolciastra e ne riempiva i cassetti e gli armadi. Sarah allora si sentiva immediatamente trasportata nel pieno di una giornata primaverile, anche se fuori la neve spadroneggiava fino a ricoprire tetti e viali raggiungendo il mezzo metro abbondante.