Cristiano Pedrini
I sentieri di Hibiki
Edizione cartacea
Edizione digitale
I sentieri di Hibiki. Hibiki e Chris sono finalmente felici e insieme. Il ragazzo che ha rubato il cuore del brillante avvocato londinese tuttavia non riesce a stare lontano dai guai.
Un passato scomodo, una proposta indecente: riuscirà Hibiki a proteggere chi ama senza distruggere il suo stesso cuore?
Questo terzo volume della saga dedicata a Hibiki racchiude una preziosa riflessione sulle discriminazioni fisiche, sessuali, sociali, in una Londra cupa, bellissima e senza scrupoli.
L’edizione digitale inoltre include Note e Capitoli interattivi, Notizie recenti sull’autore e sul libro e un link per connettersi alla comunità di Goodreads e condividere domande e opinioni.
Questo romanzo è il seguito dei precedenti Le regole di Hibiki (2016) e Buon Natale Hibiki (2016).

I sentieri di Hibiki di Cristiano Pedrini
Regola numero ventisette. Dopo una vacanza, tornare con calma alla quotidianità
«Vuoi una mano a disfare la valigia?» domandò Owen accostandosi al letto dove a malapena, sommerso da ogni genere di indumenti, si scorgeva il trolley color grigio perla.
«Non dirmi che tu hai già finito?!» osservò sconsolato Hibiki cercando di piegare alla meglio alcune magliette colorate posandole vicino a una alta pila di boxer.
«Certo che sì! Sei un vero disastro quando si tratta di rimettere in ordine!» replicò il ragazzino aiutandolo a togliere dalla valigia gli ultimi indumenti.
Nello spostare un cardigan notò qualcosa che era rimasto sul fondo.
«Dimmi… – sorrise maliziosamente – hai presente la tua macchina fotografica, che hai cercato per tutta la camera d’albergo e che credevi di aver perso, tormentandoci per tutto il viaggio di ritorno?» asserì mostrandogliela.
Il viso abbronzato del fratello maggiore dopo pochi attimi di sorpresa si sollevò trattenendo la gioia nel rivedere l’oggetto. Fu una felicità che lo riportò alla vigilia di quella vacanza, quando insieme a Owen e a Chris aveva trascorso due settimane indimenticabili in un paradiso di cui solo pochi attimi prima di ricevere quell’inaspettato regalo dal suo compagno neppure immaginava l’esistenza.
Si ricordava ancora di quella sera.
Aveva oltrepassato la soglia del bagno asciugandosi i capelli ancora umidi, dopo essersi concesso una doccia calda. Si era incamminato verso la camera sedendosi ai piedi del letto, mentre con la coda dell’occhio cercava di mettere a fuoco qualcosa che era posata sul suo cuscino: si trattava di una scatola di colore rosso.
Si era rialzato in piedi raggiungendo la testata del letto, si era chinato e dopo essersi levato il cappuccio dell’accappatoio si era deciso a prenderla. Vinta l’esitazione aveva sollevato il coperchio della scatola, ma un’espressione perplessa si era impossessata del suo viso. Posato il curioso oggetto sul piumino, ne aveva estratta una camicia hawaiana dai colori sgargianti con stampata una discutibile fantasia di palme. La sua attenzione era scivolata su una busta rimasta sul fondo. Si era seduto lasciando l’indumento sulle gambe, l’aveva presa e aperta sperando che contenesse l’agognata risposta alle sue domande.
Ma la sua fiducia era sfumata rapidamente trovandosi a osservare alcune immagini di un luogo a lui del tutto sconosciuto.