Legami nocivi

Leggi l’anteprima in formato PDF

Angelina Todarello

Legami nocivi

I danni della gelosia

Edizione cartacea
Edizione digitale


Legami nocivi. Gli incontri non sono coincidenze, e ogni scelta dipende da traumi ed esperienze vissute. Perché dopo aver preso una decisione sbagliata non torniamo sui nostri passi? Forse per orgoglio, o perché siamo sia vittime che carnefici.
Una serie di eventi drammatici conduce Angelo a trasformare in maliziosa gelosia l’unico raggio di sole della sua giovane vita. Cerca di recuperare quanto gli resta e prova a fuggire, ma a quale prezzo troverà pace?

L’edizione digitale inoltre include Note e Capitoli interattivi, Notizie recenti sull’autore e sul libro e un link per connettersi alla comunità di Goodreads e condividere domande e opinioni.

Biografia di Angelina Todarello

Copertina Legami Nocivi

Legami nocivi di Angelina Todarello

Primo capitolo

Succede che i nuovi inizi siano auspicati da una bellissima giornata, quando gli occhi si aprono un secondo prima che la sveglia suoni.

Osservava quel filo di luce che penetrava dalla fessura della persiana e le si posava sul viso quasi a illuminarla. I suoi lineamenti erano talmente perfetti agli occhi di lui da fargliela vedere e ammirare, quasi adorare come si usa con le statue classiche. Con il dito allontanò il ciuffetto biondo sbarazzino che le cascava sugli occhi, per poi passarlo sui lineamenti delicati del viso. Sfiorò le guanciotte rosee e tonde che la facevano sembrare una bimba, continuò sul nasino alla francese fino a sottolineare le sottilissime labbra, che improvvisamente si allargarono in un sorriso sonnecchiante ma pieno di gioia. Lei aprì prima un occhio, poi li schiuse entrambi per poterlo osservare mentre ricambiava il sorriso e si avvicinava delicatamente a baciarla in modo dolce e pieno d’amore, quasi a farla sentire come se stesse ancora sognando. Quando si trovarono a guardarsi profondamente, l’azzurro cielo di lei si scontrò con il verde acqua di lui riunendosi in un bacio appassionato. I loro visi si toccavano e avevano ognuno le mani nei capelli dell’altro. I loro corpi si sfioravano e si muovevano in sincronia perfetta. Fecero l’amore, per poi accorgersi che la sveglia era suonata da quindici minuti.

«Cavoli, devo sbrigarmi, e dire che mi ero svegliato in anticipo».

Il sorriso malizioso di lui incrociò lo sguardo divoratore della ragazza, che lo osservava. In piedi davanti al letto, in tutta la sua nudità, l’altezza imponente e il fisico scolpito senza una cicatrice lo facevano sembrare un angelo, così come si chiamava. I capelli cortissimi e chiari incorniciavano il viso passionale, lo stesso che l’aveva fatta innamorare. Erano passati pochi anni dal loro primo incontro.

Il colloquio sembrava essere andato anche questa volta come previsto e l’immagine di quell’omino seduto alla scrivania che le diceva: “Le faremo sapere” la faceva sorridere amaramente. Chissà se l’omino era consapevole che questa frase l’aveva sentita almeno quindici volte quella settimana, pensava mentre camminava lungo la via piena di negozi che portava all’autostazione dove avrebbe preso l’autobus verso casa, con l’ennesima delusione. Osservava quelle persone correre, parlare al telefono, giocare con i bimbi.

Vide un negozio d’abbigliamento che le piaceva molto e decise di entrare per passare un po’ il tempo, era ancora in anticipo.


Articoli correlati

Lo specchio della paura

Leggi l’anteprima in formato PDF

Laura Carli

Lo specchio della paura

Romanzo

Edizione cartacea
Edizione digitale


Lo specchio della paura. Silvia non si ama. è invece innamorata del marito, che si impegna a soddisfare in ogni modo. Lui però da tempo la percuote e la umilia, la tradisce.
Quando scompare da casa nessuno sa dove possa essersi nascosta. Pochi indizi sono d’aiuto al commissario Garrone per risolvere il mistero. Forse il gatto, Milk, potrebbe aiutarla.
Un romanzo dalla vasta gamma di colori: dal nero degli incubi al rosa di un sogno d’amore spezzato, fino al giallo della scomparsa. Un prisma che riflette e trasfigura la realtà in una realtà ancora più sconvolgente.

L’edizione digitale inoltre include Note e Capitoli interattivi, Notizie recenti sull’autore e sul libro e un link per connettersi alla comunità di Goodreads e condividere domande e opinioni.


Biografia di Laura Carli

Copertina Carli Lo specchio della paura

Lo specchio della paura di Laura Carli

Capitolo uno

La pioggia cadeva così finemente che pareva non bagnasse nemmeno. Il sole splendeva, ma una grigia striscia si stagliava all’orizzonte, colma di nubi pesanti pronte a lasciarsi andare. Le gocce inumidivano il vetro rigandolo appena, leggere ballerine in punta di piedi. L’autunno era arrivato, vestito dei colori della terra.

Silvia osservava seduta sul letto, ma ciò che veramente vedeva erano le sue delusioni. Mai avrebbe immaginato di trovarsi in quella situazione, di sentirsi a un punto fermo, di sostare in un labirinto senza uscita. Rimase così a lungo, con le braccia distese sulle cosce livide e i pugni serrati. Continuava a fissare la finestra e si accorse di piangere; grosse lacrime talmente calde che le bruciavano gli occhi e che continuavano a scendere senza sosta, fino a farla scoppiare in un improvviso singhiozzo convulso. Tuonò.

Il suo mondo era crollato all’improvviso, come un edificio fatto esplodere sotto chili di dinamite. Paolo l’aveva tradita. L’aveva delusa.

Fino al giorno prima pensava di avere un futuro con lui, ora non capiva nemmeno più se sarebbe arrivato un domani e di che colore sarebbe stato.

Certo non era la prima volta, ma non era nemmeno sicura che anche quella infatuazione extraconiugale si sarebbe bruciata in fretta, come un fuoco di paglia. Rimaneva però il fatto che lei fosse la moglie. Le altre? Solo di passaggio.

Era lei che si occupava con dedizione alla cura della casa. Gli abiti che Paolo indossava venivano lavati e stirati dalle sue mani ruvide. Solo a lei spettava il compito di preparargli la colazione, alzandosi di soppiatto per non svegliarlo prima dell’ora stabilita. Sistemava con cura ogni cosa, aspettando il sorriso del suo amato apparire in cucina; allora sapeva di poter iniziare bene la giornata. Un’espressione insolitamente dolce si disegnava sul volto dell’uomo solo in quell’occasione, e lei viveva di questo. Lo attendeva, insieme a un affettuoso bacio a stampo, perché Paolo era affezionato alla moglie quasi come lei al loro gatto.

Silvia era sempre di corsa. Si angosciava per preparare la cena, puliva la lettiera di Milk e passava l’aspirapolvere. Riordinava i panni e sprimacciava i cuscini avvizziti del divano; poi vi sistemava accanto, sul tavolino, il pacchetto delle sigarette con l’accendino e il posacenere lavato. Non scordava mai di mettere il telecomando. Spolverata la camera, rassettava il letto con cura maniacale, specialmente nelle pieghe della trapunta a pois; sua madre gliel’aveva regalata qualche anno prima di morire, c’era un legame invisibile tra lei e quella coperta.

Posizionava poi gli abiti puliti del marito sopra al letto, in ordine: dai calzini alla camicia perfettamente inamidata. A lui piaceva vestire bene. Dopodiché scendeva al piano inferiore per controllare la cucina, un’ultima occhiata al bagno e una spazzata alla scala.

Faceva tutto questo quotidianamente. Trascorreva la prima metà della giornata sul posto di lavoro a pulire le camere degli altri, in un hotel della sua città. Sua madre lo aveva fatto prima di lei, avanti e indietro per anni, su di un autobus blu che la trasportava da casa al lavoro e viceversa dalla sua bambina e dal marito burbero a quella varietà di sconosciuti che incrociava frettolosamente nei corridoi.


ARTICOLI CORRELATI

Un viaggio lungo una vita

Scarica l’anteprima in formato PDF

Marinella Cimarelli

Un viaggio lungo una vita

Racconti

Edizione cartacea
Edizione digitale


Un viaggio lungo una vita. Uno spaccato sui misteri della vita, racchiuso in alcuni racconti a volte sconvolgenti. Storie originali che si intrecciano con punti oscuri e riflessioni che prendono spunto a volte dall’esperienza dell’Autrice, altre dalla sua fertile fantasia. Ogni atto, ogni gesto, è inesorabilmente soggetto alla Giustizia Divina.
Il lettore intraprende questo viaggio con il bagaglio delle proprie conoscenze, ma arriverà al termine della lettura con nuovi spunti, come la certezza che nulla è scontato.

L’edizione digitale inoltre include Note e Capitoli interattivi, Notizie recenti sull’autore e sul libro e un link per connettersi alla comunità di Goodreads e condividere domande e opinioni.


Biografia di Marinella Cimarelli

Copertina Un viaggio lungo una vita

Un viaggio lungo una vita di Marinella Cimarelli

Il fiume scorre lento e i salmoni non saltano

Eccomi qua, sono un’Assistente Sociale giunta in prossimità della pensione e voglio raccontarvi un po’ di me, del mio lavoro e del mio viverlo nella pienezza di un ‘dare’ che non ha mai preteso di ‘riavere’ in cambio qualcosa, se non la soddisfazione dei buoni risultati e l’orgoglio di averli raggiunti.

Nel lontano 1972 mi diplomai come Insegnante Elementare al vecchio Istituto Magistrale.

Ero molto brava; ne sapevo di latino e matematica, fisica e scienze, psicologia e filosofia.

Quando fu il momento di scegliere la strada per il mio futuro seguii il consiglio di mio cognato, Psichiatra di una Struttura Manicomiale della nostra Provincia.

Erano gli anni in cui la Legge Basaglia stava preparando il terreno per la chiusura dei Manicomi tra l’entusiasmo di molti, la rassegnazione di alcuni e la contestazione di altri.

Mi ritrovai dunque a frequentare la Scuola per Assistenti Sociali, con specializzazione triennale.

La laurea nacque solo nel 2001 a Trieste, presso la Facoltà di Scienze della Formazione, ed io la conseguii.

Avevo al tempo 47 anni, ricordo che lavoravo in Ospedale di giorno e studiavo e viaggiavo di notte, percorrendo con il treno un tragitto di circa 300 chilometri.

Lo sforzo che dovetti compiere fu immane.

Ricordo la fatica di rimettermi sopra i libri, dare gli esami scritti ed orali, eseguire i tests, prendere gli appunti, registrare la mia voce che narrava il sunto di tomi da 400/500 pagine.

Fui però ampiamente ripagata poichè la preparazione, della quale non ero sicuramente carente sino a quel momento, si arricchì di nuovi contenuti e conoscenze dettagliate sulle problematiche emergenti di una modernità sempre più complessa, che da lì a pochi anni sarei andata ad affrontare.

Primo fra tutti il fenomeno dell’immigrazione.

Da quell’osservatorio privilegiato che è il Servizio Sociale sempre attento i bisogni, alle richieste di aiuto e sostegno provenienti da ogni lato, con implicazioni più o meno gravi delle capacità degli utenti di far fronte alle problematiche, come ero abituata a vedere da qualche decennio, mi accingevo così a compiere l’ultimo tratto del percorso lavorativo che trascorsi ben 40 anni oggi mi porta ad un passo dalla pensione.

Ed è sempre stupore, incanto, meraviglia constatare che questo pullulare di persone in difficoltà mi ruota intorno come una galassia piena di stelle; alcune si accendono, altre si spengono, nascono nuovi mondi…ed il florilegio della vita continua.

Un viaggio lungo una vita


Articoli correlati