La teoria del moltiplicatore

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Rossana Pessione

La teoria del moltiplicatore

Edizione cartacea
Edizione digitale


La teoria del moltiplicatore. Sette giorni per svelare un mistero, per trovare Francesca che sembra stata inghiottita dalla nebbia del lago. Perché Giorgio si preoccupa tanto? Che rapporti ci sono fra l’Accademia di Anatomia e l’antico cenacolo dei Resurrezionisti? E se ci fosse un modo legale per far perdere le tracce di qualcuno? Per questo ha deciso di farsi aiutare da Sebastiano, il Segamorti.
Un thriller che svela il sistema per cui resti umani vengono scomposti e venduti da organizzazioni criminali e che disseziona con cura i più gelidi sentimenti dell’animo umano.

L’edizione digitale inoltre include Note e Capitoli interattivi, Notizie recenti sull’autore e sul libro e un link per connettersi alla comunità di Goodreads e condividere domande e opinioni.


La teoria del moltiplicatore. Biografia di Rossana Pessione

La teoria del moltiplicatore

Prologo


Sebastiano tiene gli occhi bassi e non sorride quasi mai. Le ragazze gli piacciono un po’ tutte, ma ha un debole per quelle con i capelli rossi. Sono loro che gli fanno perdere la testa, lui però è più timido di un adolescente e non gli riesce neppure di spiccicare mezza parola. Ha quarant’anni suonati e si cava le voglie solo con le prostitute di colore che la vendono, nei campi dietro la statale, alla Mandolossa. Con loro non parla, scrive poesie:

Le ho viste, sedute sul sagrato della chiesa a Maspiano.
Fiori esotici profumati di zenzero,
stringere al seno boccioli d’ebano e d’ambra.
Le ho sentite, cantare sottovoce, nenie antiche
di madri velate di nero.
Le ho viste quasi bambine, vestite di zafferano,
cercarmi con gli occhi prima
e distogliere lo sguardo poi,
brillare sul marciapiede,
stelle cadute nel cielo sbagliato.

Darebbe qualsiasi cosa per averne una tutta per sé, ma le donne lo fanno sentire a disagio: allora le prende e poi scappa. Solo con Francesca era tutto diverso, per questo si è fidato. Ma lei, Francesca, adesso dov’è?
Sebastiano è robusto ma ha le mani sottili. Sottili e pallide, praticamente dello stesso colore dei guanti di lattice che indossa; mani eleganti come quelle di un direttore d’orchestra. Quasi non crederesti che sono le stesse mani con cui afferra i corpi e li fa a pezzi. Li disseziona con precisione chirurgica. Sebastiano è un professionista della morte.


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