Lia Dieli
Le verità non dette
Edizione cartacea
Edizione digitale
Le verità non dette. Carla ed Elena hanno sempre condiviso tutto, ma il destino le conduce per strade differenti. Quando Elena perde il padre Carla le chiede di raggiungerla a Vienna, dove vive nel lusso. Le due amiche si ritrovano, ma per una misteriosa ragione conoscono duri litigi e tradimenti.
Solo con il tempo, nel silenzio della sua stanza, Elena riuscirà a capire le vere intenzioni della sua più cara amica.
«Cosa avevo fatto? Come avevo potuto lasciarmi travolgere dai sensi? Come avevo potuto tradire un’amicizia che durava da una vita?».
Questa edizione digitale inoltre include Note e Capitoli interattivi, Notizie recenti sull’autore e sul libro e un link per connettersi alla comunità di Goodreads e condividere domande e opinioni.

Le verità non dette di Lia Dieli
Capitolo primo
La tovaglia bianca damascata, il caffè fumante dentro la tazzina, il vaso del colore del mare, la piccola candela circondata di petali di rosa e gli occhi di Elena che scorrono su un foglio bianco, scritto con inchiostro nero. La grafia è grande, incerta, scivolata verso destra, la lingua è il tedesco.
Legge velocemente, mentre grosse lacrime scendono dai suoi occhi. Tira su con il naso, prende dalla borsa un fazzoletto e si asciuga il volto, poi guarda l’orologio che ha al polso: le lancette segnano l’una e un quarto. Piega il foglio, lascia quattro euro sul tavolo e seguita dallo sguardo compiacente di due giovani uomini che seduti stanno consumando un aperitivo, a lunghi passi raggiunge l’uscita del locale.
Ha appena varcato la soglia, quando i suoi passi sono fermati da una voce.
«Ciao Sole».
Si volta di scatto sicura di non sbagliare, solo una persona può chiamarla in quel modo.
«Zia Clara!».
«Perché sei così sbalordita nel vedermi? Mi credevi morta?» le chiede la donna ridendo, mentre la stringe tra le braccia.
«Ma no zia, ho riconosciuto subito la tua voce».
«Vieni, vieni con me» e prendendola sotto braccio la spinge con delicatezza nuovamente dentro il locale.
«Come stai zia?» le chiede dopo che si sono sedute nel primo tavolo libero.
«Bene. Nonostante la mia età, sto bene».
«Ma non sei vecchia!».
«E invece sì. Sai quanti anni ho? Settanta. Ma non mi posso lamentare e spero di vivere ancora una decina di anni. Ho ancora tante cose da fare, da vedere, da sistemare e anche da scrivere. Ne dovrà passare di tempo prima che qualche becchino organizzi il mio funerale, mirando a una parte della mia eredità!».
Elena sorride, allunga la mano e la poggia sulla sua. Nonostante l’età Clara è sempre allegra, gioiosa e ironica verso se stessa e gli altri.
«Sono contenta di rivederti zia Clara, sei l’unica persona al mondo che in questo momento poteva riuscire a farmi sorridere».
«Già. Perché non ne hai molta voglia, vero? L’avevo capito. Hai gli occhi pieni di pianto e tanta tristezza nella voce. Perché Sole? Cosa ti succede? Sei sempre stata una ragazza solare e anche nei momenti più tristi della tua vita hai sempre saputo sorridere. Cosa c’è che non va? Posso fare qualcosa per aiutarti?».