La donna risorsa umana del capitalismo

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Marcel Le Blanc

La donna risorsa umana del capitalismo

Il liberismo ci priverà di mamma e moglie

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La donna risorsa umana del capitalismo. Il mondo del lavoro riduce la donna in risorsa umana. Questo libro è l’esame minuzioso di come oggi la donna sia uno strumento dell’ordoliberalismo predatorio.
Non è solamente rivolto agli uomini, che sono stati defraudati del riferimento più importante; è diretto anche alle donne, le quali hanno dissipato il patrimonio di saggezza e competenza che da sempre le ha rese predominanti.
D’altra parte i ricatti peggiori li servono le colleghe, la loro invidia non ha limiti. Nessuna fatica invece con gli uomini: per loro è più difficile aprire un conflitto che portarlo a termine. Le aziende si servono di tali caratteristiche per generare rivalità e aumentare la competizione: è da questi lieviti che il disprezzo fermenta e trabocca in dissensi e scontri sociali. Dopotutto le donne sono le preferite dal capitalismo per ciò che le rende superiori alle macchine: sanno adattarsi automaticamente.


Biografia Marcel le blanc

La donna risorsa umana del capitalismo di Marcel Le Blanc

Commento della dottoressa Gemma

La donna risorsa umana del capitalismo

Marcel è dichiaratamente maschilista, è un uomo, dunque la prima creatura del Signore.

La sua assurda ideologia è incentrata sul concetto di dominio su tutto il creato. La donna nasce dopo l’uomo e per questo dovrebbe subirne l’egemonia, in realtà non solo si oppone ma addirittura diventa il suo antagonista. Marcel è ben conscio di tutto ciò ed è costretto suo malgrado a doverne limitare il potere anziché esercitarne l’autorità.

L’ostinazione lo porta a creare conflittualità anche con i propri simili, oltre che a generare situazioni assurde dalle quali ne esce solo con l’aiuto delle stesse donne.

Una nota di merito a Marcel, che inseguendo la sua astratta visione del mondo e dei rapporti sociali con le donne ha dato vita a una corrente filosofica concettualmente utopistica. Marcel utilizza una metodologia comunicativa adottata sui mercati generali: consiste nel parlare di tutti i prodotti esposti senza nominare quello d’interesse. Applicata in un contesto totalmente diverso con individui distanti da questa metodologia il discorso risulta distorto, si afferma un’opinione ma l’altro individuo ne comprende una differente. 


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