Cominciamo a comprendere l’importanza delle riviste culturali. Questo mese mi limito a suggerire una delle più importanti riviste italiane di poesia: Poetarum Silva(seguila su Facebook). Ecco la loro descrizione:
Poetarum Silva è un LITblog collettivo la cui redazione è libera e svincolata da ordini di pubblicazione per generi, temi e scelte. Lo scopo di questo collettivo è offrire una vasta visione delle diverse poetiche della contemporaneità, esplorando la scrittura in tutte le sue forme e sfaccettature. All’interno del blog potrete trovare un’ampia scelta di letture, che spaziano dalla poesia, alla narrativa, alla pittura, alla fotografia, fino al cinema ed alla musica, con uno sguardo che faccia da ponte tra passato e presente. Consideriamo inoltre l’arte in genere impegno civile e, quindi, politico nel senso più esatto e restitutivo del termine: Arte come libertà d’espressione e pensiero, momento di creazione e testimonianza storica da tramandare, perché si comprenda ogni tempo e la sua storia, custodendo dell’uomo passaggio e memoria [dal sito ufficiale].
Verso la faccia. Nulla come il viso è così immediatamente rappresentativo di noi stessi, eppure Umberto Fiori non si accontenta, anzi, rifiuta la propria faccia e comincia una operazione – che cinquant’anni dopo diventa anche letteraria – per andare oltre il sembiante e ragionare sull’identità. Nel 1968, inizia la sua collezione di fototessere automatiche, come […]
Non c’è ideale che non possa essere tradito e non c’è rivoluzione che non porti con sé anche grandi, laceranti, polarizzanti, contraddizioni. Perché siamo essere complessi, perché la giovinezza libera dalle stringenti sovrastrutture mentali, prima o poi, viene schiacciata dai meccanismi della società e del potere e può succedere di smarrirsi, di accontentarsi, di accomodarsi, […]
«Una strana amicizia, i libri hanno una strana amicizia l’uno per l’altro. Se li chiudiamo nella mente di una persona bene educata (un critico è soltanto questo), lì al chiuso, al caldo, serrati, provano un’allegria, una felicità come noi, esseri umani, non abbiamo mai conosciuto. Scoprono di assomigliarsi l’un l’altro. E ognuno di loro lancia frecce, bagliori di […]
Silvia Bre ha un rapporto stretto con la parola. Nei suoi versi, la lingua manifesta la sua essenza. Nata a Bergamo, vive da molti anni a Roma. Esordisce nel 1990 con la raccolta di poesie I riposi (Rotundo), cui seguono altri lavori, grazie ai quali vince, tra gli altri, il Premio Montale con Le barricate […]
«Come ha cominciato a guardare porno?» «Ho cercato su Google». «Ha cercato pornografia su Google?». Raizl scuote la testa: «Ho cercato “Der Bashefer”, per vedere cosa si dice su internet del Creatore e poi ho cercato…». Non si può pronunciare il nome santo. Era stato più facile digitarlo che dirlo a voce alta […] «Così […]
“…amo la letteratura, continuo ad amarla, è il vizio cui non posso sfuggire e che mi distruggerà”. Solenoide, pag. 49. Questa dichiarazione d’amore per la letteratura si trova all’inizio di quello che viene considerato il capolavoro di Mircea Cărtărescu, Solenoide. Un’opera labirintica e monumentale che ingloba i precedenti romanzi dello scrittore romeno, andando a costruire insieme […]
Ballate di Lagosta è un inno al valore della poesia come manifesto di un’idea. Christian Sinicco, triestino, classe 1975, parte da qui per scrivere la raccolta e confrontarsi con il concetto di civiltà, progresso, operosità umana, ma anche di paesaggio e d’amore. L’autore ha studiato psicologia ed è stato frequentatore clandestino – per sua stessa […]
Lei Quante volte abbiamo fatto l’amore in questi mesi? Non siamo arrivati neanche a dieci. E non perché non volessimo, ma perché lo abbiamo fatto sempre da clandestini: prima nel tuo ufficio quando non c’era nessuno, poi in macchina con la scusa che andavi a buttare la spazzatura. In albergo dove ci hanno dato […]
Biagio Cepollaro, nato a Napoli nel 1959, è già noto come scrittore (autore delle trilogie poetiche De requie natura del 1997 e Il poema delle qualità del 2017 e del romanzo La notte dei botti del 2018), come teorico del “postmoderno critico”, promotore del Gruppo 93, pioniere dell’editoria elettronica, fondatore della rivista Baldus e redattore de Il Verri. Nei […]
“Niente è più vero di quello che desideriamo vedere”. Di questo, Stefano Simoncelli è convinto, e intorno al desiderio di trattenere nello sguardo ciò che il tempo ha strappato si concentra tutta la sua filosofia. Il vuoto lasciato dalle persone a lui più care lo spinge necessariamente verso la poesia attraverso la quale, frase per frase, […]
Bambino ma non troppo. Un ricordo dolce e delicato, una storia vista con gli occhi di un bambino che non ha mai voluto crescere, un’esperienza di vita indimenticabile e forse proprio per questo ancora ricca di ricordi e dettagli. Gli amori, la musica, l’arte e le esperienze dell’adolescenza. Un bimbo in un luna park, eccitato da tutte le luci, alla scoperta e innamorato dalla vita, cosa farà da grande?
L’edizione digitale inoltre include Note e Capitoli interattivi, Notizie recenti sull’autore e sul libro e un link per connettersi alla comunità di Goodreads e condividere domande e opinioni.
Bambino ma non troppo di Ugo Cignolini
Prologo
La mano sul calcio della pistola era pronta, quando le urla di mia nonna mi riportarono alla realtà. Il vecchio 45 giri suonava, gracchiando la colonna sonora del film Per un pugno di dollari, ascoltata un milione di volte.
Lentamente aprii gli occhi e, sdraiato sul pavimento, mi ritrovai a fissare il fondo dell’armadio. Un piccolo ragno scendeva senza curarsi di me. L’occhietto rosso dell’alimentatore della televisione pareva fissarmi divertito. I graffiti disegnati sul fondo con i pastelli a cera nei momenti di noia mi ricordarono che ero ancora in casa mia.
Con calma tolsi la gomma da masticare di bocca e la appiccicai, allineandola insieme alle altre, sul fondo dell’armadio.
«Allora ti alzi o no?!» tuonò un’altra volta mia nonna.
In quel momento qualcuno bussò alla porta: Antonella apparve sull’uscio.
«L’Ughetto può venire a giocare?».
Senza aspettare la risposta mi precipitai da lei, la presi per mano e la trascinai sul ballatoio. La luce del sole giocava con i suoi capelli creando riflessi di seta. Ci guardammo e scoppiammo a ridere.
Le feci cenno di seguirmi in silenzio; rientrammo adagio e ci fermammo fra le due porte senza farci sentire. Richiusi la porta principale alle nostre spalle e ruotai il catenaccio con tutte e cinque le mandate. Il buio ci avvolse in un tiepido abbraccio.
Spostai lievemente la tenda e guardai mia nonna; già non si curava più di noi, aveva ripreso il suo solitario.
Questo bellissimo Trattato della pittura fu pubblicato postumo attingendo a una copia manoscritta. Dunque non conosciamo la versione originale del prezioso manuale di Leonardo Da Vinci (1452-1519). La versione qui riprodotta si riferisce al Codex Urbinas Latinus 1270, collocato presso la Biblioteca apostolica vaticana, e comprende oltre duecentoventi disegni originali a corredo dell’opera. All’interno, più di novecento dettagliati insegnamenti su come raffigurare la prospettiva, le ombre e le luci, i diversi movimenti dell’uomo e i profili degli alberi, dei monti e delle nuvole. Leonardo Da Vinci osserva e misura il mondo coi propri occhi e stabilisce le più precise regole della sua raffigurazione. L’auspicio rivolto al lettore di questo Trattato è che la comprensione dei numerosi suggerimenti del Maestro possa condurre a una più attenta osservazione della Natura e del modo attraverso il quale siamo abituati a percepirla, prendendone le distanze, confrontandoci con essa.